Siete interessati ai piccoli borghi, quei posti in cui si vive una vita ancora autentica, legata al territorio e alle tradizioni?
Avete voglia di scoprire luoghi ricchi di storia e monumenti, ma lontani dalla folla e dall'invadenza del turismo di massa?
Se la risposta è si, vi propongo di scoprire Militello in Val di Catania!
In questo post vi do qualche informazione preliminare e poi vi spiego nel dettaglio in cosa consiste la visita guidata che conduco in genere io con i miei gruppi, così, nel caso, potete decidere se affidarvi a me o fare da soli!
MILITELLO IN VAL DI CATANIA
Questo piccolo paese (ha meno di 7500 abitanti) è adagiato sulle ultime propaggini dei Monti Erei, a circa 50 km da Catania e 40 da Caltagirone.
![]() |
Panorama di Militello in Val di Catania |
Ad un'altezza di circa 400 m sul livello del mare, domina la piana di Catania che inizia poco sotto il suo territorio.
E' facilmente raggiungibile con l'auto oppure con gli autobus della società Interbus (1 ora e 10 minuti di viaggio a Catania, passando anche per Scordia).
Il suo territorio è abitato fin dalla preistoria (molte necropoli sono state trovate nelle campagne), ma divenne un importante centro nel Medioevo e soprattutto tra fine Cinquecento e inizio Seicento grazie a don Francesco Branciforte, signore locale, mecenate, uomo di cultura.
Devastato dal terremoto del 1693, il suo centro storico venne in gran parte ricostruito nel Settecento, venendo così ad assumere un aspetto barocco. Per questo fa parte del patrimonio Unesco, insieme alle altre "Città tardo-barocche del Val di Noto".
Militello è anche famoso per la produzione del ficodindia, celebrato dalla sagra della mostarda e del ficodindia che si tiene in ottobre, richiamando migliaia di visitatori.
Il suo territorio è abitato fin dalla preistoria (molte necropoli sono state trovate nelle campagne), ma divenne un importante centro nel Medioevo e soprattutto tra fine Cinquecento e inizio Seicento grazie a don Francesco Branciforte, signore locale, mecenate, uomo di cultura.
Devastato dal terremoto del 1693, il suo centro storico venne in gran parte ricostruito nel Settecento, venendo così ad assumere un aspetto barocco. Per questo fa parte del patrimonio Unesco, insieme alle altre "Città tardo-barocche del Val di Noto".
Militello è anche famoso per la produzione del ficodindia, celebrato dalla sagra della mostarda e del ficodindia che si tiene in ottobre, richiamando migliaia di visitatori.
LA NOSTRA VISITA GUIDATA A MILITELLO
Qual è l'itinerario?
Ci si incontra presso la Villa Comunale, il giardino pubblico che introduce al
centro storico.
Si imbocca via Umberto per iniziare la nostra passeggiata, che tocca tutti i luoghi più interessanti: le chiese di San Benedetto (con la sua prestigiosa abazia), San Nicolò e Santa Maria della Stella; alcuni palazzi nobiliari; il castello Barresi - Branciforte con la Porta della Terra e la fontana della ninfa Zizza; il piccolo gioiello di Santa Maria della Catena (ingresso da richiedere).
Scopriremo insieme non solo i luoghi e il barocco locale, ma anche storie di personaggi che hanno lasciato il segno (una fra tutte: donna Giovanna d'Austria). Vedremo piccoli gioielli d'arte nascosti e andremo con la fantasia ad immaginare patrimoni purtroppo perduti (una biblioteca di migliaia di volumi, una tipografia e poi...?).
E' per tutti? Si, la visita non presenta particolari problemi, nè per anziani nè per bambini (il passeggino può essere portato senza problemi). Si tratta di una facile passeggiata.
Quanto dura? Il percorso base che vi ho descritto prende circa un'ora e mezza, ma può essere allungato visitando insieme uno dei musei d'arte sacra locale (o entrambi) o inserendo alcune chiese un po' periferiche (ma molto suggestive) se avete voglia di camminare e scoprire qualcosa in più.
Volendo organizzare una gita di un'intera giornata, cosa è possibile associare alla visita di Militello?
Il mio consiglio è di visitare Caltagirone, oppure (ma più lontana) la Villa romana del Casale a Piazza Armerina.
Quando costa?
Qual è l'itinerario?
Ci si incontra presso la Villa Comunale, il giardino pubblico che introduce al
![]() |
Fontana della ninfa Zizza |
Si imbocca via Umberto per iniziare la nostra passeggiata, che tocca tutti i luoghi più interessanti: le chiese di San Benedetto (con la sua prestigiosa abazia), San Nicolò e Santa Maria della Stella; alcuni palazzi nobiliari; il castello Barresi - Branciforte con la Porta della Terra e la fontana della ninfa Zizza; il piccolo gioiello di Santa Maria della Catena (ingresso da richiedere).
Scopriremo insieme non solo i luoghi e il barocco locale, ma anche storie di personaggi che hanno lasciato il segno (una fra tutte: donna Giovanna d'Austria). Vedremo piccoli gioielli d'arte nascosti e andremo con la fantasia ad immaginare patrimoni purtroppo perduti (una biblioteca di migliaia di volumi, una tipografia e poi...?).
E' per tutti? Si, la visita non presenta particolari problemi, nè per anziani nè per bambini (il passeggino può essere portato senza problemi). Si tratta di una facile passeggiata.
Quanto dura? Il percorso base che vi ho descritto prende circa un'ora e mezza, ma può essere allungato visitando insieme uno dei musei d'arte sacra locale (o entrambi) o inserendo alcune chiese un po' periferiche (ma molto suggestive) se avete voglia di camminare e scoprire qualcosa in più.
![]() |
Il sarcofago gotico di Blanco Barresi, signore di Militello |
Il mio consiglio è di visitare Caltagirone, oppure (ma più lontana) la Villa romana del Casale a Piazza Armerina.
Quando costa?
Gruppi fino a 10 persone: € 90
Gruppi da 11 persone in su: €100 (max 30 persone)
Nessun commento:
Posta un commento