domenica 11 settembre 2016

5 cose che forse non sai su Vincenzo Bellini

Probabilmente non c'è personaggio catanese più universalmente noto di Vincenzo Bellini, il "cigno", l'astro della musica prematuramente scomparso.

vincenzo bellini compositore catanese
Ritratto di Vincenzo Bellini

Il successo delle nostre visite guidate al Teatro Bellini di Catania (abbiamo sempre il pienone!) e l'interesse dei visitatori verso la sua vicenda umana e artistica mi spingono a scrivere oggi un post su di lui.

Certo, Bellini è davvero famoso, ma forse non tutti sanno che (cit.) ... 


1. Il cigno catanese ha origini abruzzesi

Bellini non è un cognome molto diffuso nella città etnea, nè tipico di queste zone. 
Il padre di Vincenzo, Rosario, era infatti figlio di Vincenzo Bellini senior, compositore nato in Abruzzo (precisamente a Torricella Peligna) nel 1744. 
Si porterà a Catania solo nel 1768, quando fu chiamato a lavorare alle dipendenze di Ignazio Paternò Castello Principe di Biscari come maestro di cappella e insegnante di musica.
La madre di Bellini, invece, denuncia con schiettezza la propria appartenenza alla città etnea con un nome che più catanese non si può: Agata Ferlito :)


2. A sei anni già componeva

Da vero enfant prodige, il piccolo Vincenzo, formato alla musica dal padre e dal nonno, a tre anni già era in grado di suonare il cembalo, a cinque anni di dirigere una piccola orchestra e a sei anni di comporre musica sacra (le fonti riportano la composizione di un vocalizzo su "Gallus cantavit").


Casa museo Vincenzo Bellini Catania
Statua di Vincenzo Bellini fanciullo - Museo bellini di Catania


3. Gli fu rifiutata la mano del suo grande amore

Dopo essersi trasferito a Napoli per muovere i primi passi della sua carriera di musicista, si innamorò, ricambiato, di Maddalena Fumaroli, figlia di un noto magistrato partenopeo. 
 
casa museo vincenzo bellini a catania
Ritratto di Maddalena Fumaroli


A ventiquattro anni chiese la mano di Maddalena al padre di lei, il quale, sdegnato, rifiutò l'offerta, in quanto non poteva sopportare l'idea che la figlia andasse in sposa a colui che considerava soltanto un "suonatore di clavicembalo".

Forse in seguito a questa grande delusione, Bellini non si sposò mai, nè ebbe figli. 
Sono note però altre relazioni sentimentali
Era amato dalle donne, attratte della sua bellezza fisica e dalla sua eleganza, ma certo anche dal talento e dalla fama che quel "suonatore di clavicembalo" raggiunse a poca distanza dai primi anni napoletani.

E la Fumaroli? 
Triste la vicenda di questa giovane donna, che si spense a soli 32 anni; un suo ritratto (nella foto) è conservato presso la Casa Museo Bellini a Catania.


4. Aderì alla Carboneria
Nessun compositore ci richiama alla mente il nesso tra opera e Risorgimento italiano quanto Giuseppe Verdi. E quindi possiamo ben dire "Viva Verdi!".
Il nostro Bellini dovette avere certamente meno interesse nella politica del suo collega e non ci risultano opere interpretabili da un punto di vista patriottico come l'Aida verdiana.
Ma di certo non fu del tutto indifferente a quanto stava accadendo nella penisola, tanto che, insieme all'amico Francesco Florimo, aderì alla Carboneria e partecipò ai moti anti-borbonici del biennio 1820-21.
La passione politica durò poco, però, come afferma senza tanti giri di parole il Florimo.


5. Diverse persone furono accusate del suo omicidio 

Bellini morì prematuramente, poco prima di compiere 34 anni, a causa di un grave disturbo cronico dell'apparato gastrointestinale. Ma al tempo il suo decesso si rivestì di mistero e si diffusero voci su un presunto omicidio per avvelenamento

Tra i possibili assassini vennero elencati i coniugi Levys, che lo stavano ospitando nella villa di Puteaux, e la contessa Samoyloff, sua amante (nonchè di Giovanni Pacini, altro celebre compositre catanese). 
Fu additato anche il poeta Heinrich Heine, che frequentava Bellini presso il salotto milanese di Cristina di Belgioioso e che si era lasciato scappare solo pochi mesi prima un'infelice battuta sulla probabile morte prematura del compositore (si veda la biografia "La principessa del nord" a pag. 102).
Servì l'autopsia, voluta del re di Francia e dall'amico Rossini, a mettere fine alle voci.


E inoltre...
Di certo saprete che:


Se questo post vi ha incuriosito... vi aspettiamo al Teatro Bellini di Catania!
E, se volete, è anche possibile fare un tour tutto dedicato a lui nelle strade della città etnea.

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